GIORGIO ARMANI

Air Dress – Medit Summer Fashion

Quest’anno il mio compleanno, il 28 Luglio per chi non lo sapesse, è stato un giorno del tutto da ricordare. Per la prima volta infatti, nel corso della mia carriera da Fashion Designer, ho deciso di mettermi in gioco e ho partecipato ad un contest intitolato “Medit Summer Fashion”, la cui finale si è svolta appunto, a Mesagne (in piazza Orsini del Balzo)  il giorno del mio compleanno.

Il contest, ideato dalla Signora Antonella Parziale, prevedeva l’ideazione di 3 abiti ispirati al tema “Acqua, Terra e Aria” e la realizzazione di uno di essi che avrebbe sfilato nella serata finale nella sezione Stilisti Emergenti.

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Mini Dress ispirato al tema dell’ ACQUA © Leonardo D’Anzi Fashion Designer

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Tuta ispirata al tema della TERRA © Leonardo D’Anzi Fashion Designer

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Long Dress ispirato al tema dell’ ARIA © Leonardo D’Anzi Fashion Designer

L’abito da realizzare, scelto dalla giuria, è stato proprio quest’ultimo ispirato all’Aria. L’ispirazione per questo abito è nata a seguito di un volo in aereo, l’idea infatti è quella di un abito ispirato ad una donna-eroina, come quelle che si vedono nei fumetti, che sfrutta “il potere del Volo” per svolazzare tra le nuvole ed il cielo. Qualcosa che ha a che fare quindi con la fantascienza, o più romanticamente legata ad un Sogno. Un pò come accade nel video “Sign of the Times” di Harry Styles, in cui il protagonista alleggerito da ogni pensiero è capace di volare. La scelta dei colori è indicativa del fatto che l’aria non ha colore, ma al tempo stesso per me può averne tanti, in base a quello in cui si riflette, ad esempio in questo caso un grattacielo, delle nuvole ed il cielo.

Proprio per questo ho scelto di partire da un body, che richiama appunto le tute delle eroine dei fumetti e si colora di una delle tante sfumature del cielo, e completarlo con dell’organza, superleggera e trasparente per rimandare all’impalpabilità dell’aria, dall’effetto un pò cangiante, proprio per poter riflettere il colore del body di sotto.

La scelta di realizzare il corpetto del body in maniera abbastanza sostenuta, tramite anche l’utilizzo di stecche è stata fatta per rimandare alla struttura dei grattacieli, a cui è stato applicato un taglio obliquo, ispirato ad alcune sezioni delle vetrate, da cui nasce il volant di organza, come fosse appunto una nuvola che si riflette su di esso. Ecco perché ho scelto l’organza, invece di un altro tessuto, proprio perché è maggiormente adatta per creare il volume e la consistenza delle nuvole.

Inoltre la scelta dei tessuti è stata fatta per creare un contrasto tra un tessuto sicuramente più casual, qual’è il cotone, ed uno più raffinato com’è l’organza. Collocando così l’abito in una via di mezzo tra “abito di alta moda” e “abito prêt-à-porter”.

 

L’abito è composto da un body, tagliato in vita, in cotone rasato lucido strech, di peso leggero e dalla vestibilità aderente. Il cui corpetto è doppiato internamente con l’organza a cui è stata aggiunta la tela tarlatana e le stecche, rifinite con il nastro di sbieco in raso, per dargli maggior sostegno.

Sul body è montato un gonnellone in organza, di peso super leggero e dalla consistenza che crea un effetto trasparenza. Il modello del gonnellone è svasato per creare un movimento fluttuante e per aumentarne il volume; questo è chiuso sul fianco “a portafoglio”, dando vita così ad un profondo spacco laterale.

La parte superiore dell’abito è invece più ricca, il monospalla infatti è un doppio volant, con delle pieghe, inserito nel taglio obliquo del corpetto che va dal centro, sia del davanti che del dietro, fino ad arrivare in vita ed è dello stesso tessuto, e caratteristiche, della gonna. La parte del corpetto sotto il volant, infine, è anch’essa doppiata esternamente in organza per creare un effetto di continuità tra questo ed il gonnellone.

La realizzazione capo ha avuto luogo interamente presso l’Accademia di moda “De Rubertis”, che ha sede a Taranto, in cui sto seguendo un corso di formazione professionale di Modellistica e Sartoria Artigianale donna. L’abito è stato supervisionato interamente, per quanto riguarda la parte modellistica e la sua confezione, dalla docente Floriana Marinelli, che ringrazio nuovamente e pubblicamente.

L’impeccabile manodopera del capo è riuscita a risaltare in maniera esemplare sulla passerella, grazie anche alla professionalità e all’eleganza, raffinata ma al tempo stesso moderna, della modella Serena Venere che ha saputo interpretare alla perfezione il significato che il vestito aveva in se.

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La modella Serena Venere mentre sfila durante la finale del contest

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La modella Serena Venere mentre sfila durante la finale del contest

Indipendentemente dall’esito, che non mi ha visto trionfare sul podio, l’esperienza è stata molto bella perchè mi ha permesso di conoscere altri giovani stilisti emergenti (Marta Maggioni, Marianna Ferraro e Maria Grazia Di Donato) che come me hanno la stessa passione, formazione ed esperienza nel campo del lavoro, con cui abbiamo stretto un bel legame di supporto e confronto. E ho conosciuto inoltre una grande icona di stile: Antonia Dell’Atte (musa fin dagli esordi di Giorgio Armani, che sapete essere il mio più grande punto di riferimento per quanto riguarda il mio lavoro), da cui ho ricevuto anche i complimenti per il mio abito.

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Emozionante passerella finale con la modella Serena Venere

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Con le altre Stiliste Emergenti: Marta, Marianna e Maria Grazia

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Con Antonia Dell’Atte e Marianna

Successivamente all’evento del 28 Luglio, ho deciso di realizzare uno shooting fotografico, i cui scatti sono a cura di Angelo Iacobellis, Ingegnere e Architetto, dalla mente creativa e con una forte passione per la fotografia. La protagonista dello shooting è la modella Carmen Perrone che ha interpretato il ruolo di una moderna Eroina Glamour in un tardo pomeriggio d’estate gradevolmente ventilato.

Posto qui di seguito i vari scatti e augurandovi una buona visione vi do appuntamento al prossimo post.

Leo!

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Shooting fotografico, Model: Carmen Perrone / Photographer: Angelo Iacobellis

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Shooting fotografico, Model: Carmen Perrone / Photographer: Angelo Iacobellis

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Shooting fotografico, Model: Carmen Perrone / Photographer: Angelo Iacobellis

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Shooting fotografico, Model: Carmen Perrone / Photographer: Angelo Iacobellis

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Shooting fotografico, Model: Carmen Perrone / Photographer: Angelo Iacobellis

 

New Year’s “Violet Dress”

Il Violetto, decretato da mesi ormai come il colore di tendenza del 2018, si appresta ad essere protagonista, in tutte le sue varie intensità e sfumature, dell’anno che verrà. «Fantasioso e creativo, illumina la strada a venire». Così Pantone ha parlato di questo colore, né troppo chiaro né troppo scuro, ma decisamente molto sexy. Un colore questo che riesce ad essere versatile e a star bene a chiunque donna lo indossi. Indicato per gli incarnati chiari, quelli scuri, per le bionde, le more, ma sopratutto le rosse. Ben si presta quindi ad andare d’accordo con l’altra tendenza del momento, per quanto riguarda l’ hair style, e cioè il color rosso dei capelli denominato Ginger, che grazie sopratutto ad Emma Stone ha preso il sopravvento in quest’ultimo periodo.

Scegliere un abito in questa nuance vi farà apparire quindi decisamente molto glamour, dovrete però essere pronte a sfidare quello che è il luogo comune più blasonato per quanto riguarda questo colore, e cioè “che porti sfortuna”, e pensare invece a quello che è in realtà, un colore molto sensuale ed intenso e che sta bene a tutte, sia in versione total che usato come flash di colore.

Per la mia proposta dell’ Outfit di Inizio Anno sono partito da questo input e mi sono ispirato ad alcuni elementi dell’ estetica di Giorgio Armani (che come sapete è il mio più grande punto di riferimento in fatto di moda) la Libertà e Delicatezza. Elementi che ho riscontrato anche nel personaggio del Film Disney “La Sirenetta”, nota con il nome di Ariel, che ben incarna questo messaggio, e da cui ho tratto ulteriore ispirazione. Ho pensato infatti ad un connubio tra questo personaggio inventato ed un modo di vestire libero da forzature e costrizioni, e delicato, nell’uso sapiente dei colori, dei tessuti e delle applicazioni, riconducibile allo stile di Giorgio Armani.

Estetica Armani

Mood © Leonardo D’Anzi Fashion Designer

Ho creato quindi la mia proposta di outfit pensando proprio a questo, ad una Sirena Contemporanea che ama essere femminile, e glamour, senza però fasciarsi e mostrarsi in maniera eccessiva. Da qui il risultato di un abito in morbido chiffon di seta, color violetto, delicatamente glitterato. Un abito che, seppur trasparente, con scollatura sul seno e spacco laterale sulla coscia, per esaltare la femminilità di chi lo indossa, non risulta essere volgare ed eccessivamente provocante. La mise è impreziosita inoltre da punti luce in cristallo, ton sur ton, che vanno a decorare le maniche in volant di seta, e pietre color verde smeraldo che compongono la spilla che chiude l’abito in vita e i sandali gioiello.

D'Anzi Leonardo - L' Estetica di Giorgio Armani Figurino

© Leonardo D’Anzi Fashion Designer

Colgo l’occasione con questo post di augurarvi un felice 2018, che sono sicuro riserverà tantissime sorprese e buone notizie a tutti quanti Noi.

A presto…Leo!

#GoGiorgioGO

Chi mi conosce davvero sa qual’è il mio punto di riferimento nel campo della moda, che mi ha fatto avvicinare a questo mondo, che spesso nomino e lodo. A tutti quelli che invece non mi conoscono e vorrebbero sapere chi è la mia fonte d’ispirazione costante o chi è secondo me il miglior stilista della storia rispondo senza ombra di dubbio: Giorgio Armani!

Per questo oggi, in onore dei suoi 80 anni, ho deciso di dedicare questo mio post interamente al Re della moda italiana “King Giorgio”.

Noi addetti ai lavori conosciamo il motivo principale per cui Armani viene menzionato nei libri di storia della moda, ma sono sicuro che molti semplici appassionati di moda non sanno il perchè questo stilista è stato da molti ritenuto geniale, a tal punto da guadagnarsi nell’ aprile del 1982 la copertina del Time. Il merito di Armani è stato quello di “destrutturare” il capospalla per eccellenza: la giacca.

Copertina Time Aprile 1982

Copertina Time Aprile 1982

Per farvi capire cosa s’intende per “giacca destrutturata” credo sia giusto utilizzare proprio le sue parole tratte da un articolo intitolato La giacca primo amore in “Il Venerdì di Repubblica” del 18 Agosto del 2000:

“La mia piccola cruciale scoperta consiste nell’aver concepito un indumento che cade con un’inattesa naturalezza. Ho sperimentato nuove tecniche, come rimuovere l’imbottitura e la controfodera. Ho mutato la disposizione dei bottoni e modificato radicalmente le proporzioni. ciò che prima era considerato un difetto è diventato la base per una nuova forma, una nuova giacca. Ho costruito un tipo di giacca rilassata, informale, meno rigorosa, che lascia intuire il corpo e la sua sensualità”

(Giorgio Armani, 2000)

Antonia Dell'Atte, Testimonial Giorgio Armani negli anni '80

Antonia Dell’Atte, Testimonial Giorgio Armani negli anni ’80

Possiamo definire la “giacca destrutturata di  Armani” un capo iconico della storia della moda,  destinata ad evolversi in continuazione e ad essere quindi tra i capi di punta delle sue collezioni.

Giacca destrutturata

Giacca destrutturata

Questa sua visione rilassata e poco costrittiva della moda è uno dei motivi principali per cui me lo ha fatto apprezzare fin da subito, a cui va aggiunto l’impronta essenziale data al suo stile, l’assenza di eccessi e l’estrema raffinatezza ed eleganza del suo lavoro.

Ed è infatti sopratutto in fatto di eleganza e raffinatezza che, secondo me, eccelle. Le linee di Armani sono diverse ed eterogenee, (linee pensate per la donna, l’uomo e i bambini; di arredo per case e alberghi; di cosmetica, occhiali e dolci) ma è Armani Privè quella più significativa in fatto di eleganza. Una linea che fa sognare tutte le donne, e noi uomini se vediamo una donna vestita in questo modo (o per lo meno a me fa questo effetto), che fa apprezzare il made in italy e l’artigianalità italiana in tutto il mondo. Tra le ultime collezioni Privè ho apprezzato molto quella spring 2013. Impresso nella mia mente infatti è ancora, a distanza di anni ormai, l’abito rosso di chiara ispirazione etnica che ha chiuso la sfilata.

Armani Privè Spring 2013

Armani Privè Spring 2013. Photo credit: Vogue.it

La linea fall 2013 per la sua delicatezza e leggerezza. Un vero soffio di eleganza nelle tinte di nude, cipria e rosa pastello.

Armani Privè fall/winter 2013. Photocredit: Armani fb page

Armani Privè Fall 2013. Photo credit: Armani fb page

E ovviamente l’ultima, fall 2014, in cui la passione ha dominato e la passerella si è tinta di rosso e di nero.

Armani Privè Fall 2014. Photo credit: Armani fb page

Armani Privè Fall 2014. Photo credit: Armani fb page

Lo stile di Armani si può racchiudere quindi in due aggettivi: essenziale e raffinato. Io mi ci rivedo molto in questo suo stile pulito ed infatti la maggior parte dei miei lavori si muovono in questa direzione. Ragion per cui sarebbe per me un sogno, un giorno, conoscere e collaborare con lui.

Per farvi iniziare a conoscere il mio stile, e il mio modo che ho di concepire la moda, concludo questo mio piccolo post tributo mostrandovi due miei abiti che, traendo spunto dalle linee Armani Privè, vogliono rendere omaggio a questo grande artista. Abiti pensati per una donna guerriera, passionale e regina del mondo, che si nutre della forza e dei colori della savana per apparire bellissima e sicura di se.

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Vi piacciono? Fatemi sapere cosa ne pensate!

A presto

Leo

Moda Uomo P/E 2015

Con la settimana della moda francese si sono conclusi gli eventi ufficiali in cui sono state presentate le collezioni uomo P/E 2015. In questo post io mi soffermerò soprattutto su quello che si è visto a “casa nostra” durante Pitti Immagine Uomo a Firenze e la Fashion Week di Milano. Ciò che si è visto pare (leggendo le varie recensioni delle più importanti testate giornalistiche di moda) è stato apprezzato da molti. Io in primis, anche se non sono di certo un giornalista ma un giovane fashion designer appassionato di moda e stile da tutta una vita, ho apprezzato molto ciò che è stato presentato. Collezioni che sono assolutamente in linea con la volontà di dare una ventata di freschezza al sistema moda, abbiamo assistito infatti questi ultimi mesi ad un sostanzioso via vai a capo delle varie direzioni creative e di una significativa presenza di giovani talenti fortemente voluti dalla Camera Nazionale della Moda sulle passerelle italiane durante la settimana della moda milanese.

Ciò che balza subito agli occhi è, oltre all’ormai riconosciuto in tutto il mondo alto livello qualitativo dei materiali e del design italiano, la contaminazione sempre più insistente tra classico e moderno (vedi Armani, Ferragamo e Zegna su tutti) e tra mondi diversi come il Fashion e il Food (i due settori che subito ci vengono in mente quando si pensa al Made in Italy). Contaminazione questa, che è stata per me la vera interessante novità di questa edizione di Pitti, resa tangibile dalla comparsa di immagini di pasta (come spaghetti, fusilli e farfalle) su capi di abbigliamento e accessori dell’emergente marchio An italian Theor.

Maglie An Italian Theory Photo credit: An Italian Theory Facebook page

Maglie An Italian Theory. Photo credit: An Italian Theory Facebook page

Cover An Italian Theory. Photo credit: An Italian Theory Facebook page

Cover An Italian Theory. Photo credit: An Italian Theory Facebook page

Contaminazione anche per quanto riguarda la palette di colori. Il grigio, il beige, il bianco, il nero e il blu sono i colori di base delle collezioni di ZZegna, MSGM, CK, Neil Barret, Vivienne Westwood ed Etro interrotti da toni accesi di giallo (che sarà senza dubbio il colore dominante della prossima primavera estate) arancione e rosso. Una scelta azzeccata secondo me quella di abbinare colori decisamente distanti tra di loro, perchè si sa che noi uomini amiamo avere nel nostro guardaroba sopratutto capi dai colori basici ma l’idea di “osare” con colori estivi da “dosare” a piccole, o grandi, dosi è qualcosa che può sicuramente divertirci e può far apparire il nostro modo di vestire per niente monotono.

ZZegna P/E 2015

ZZegna P/E 2015. Photo credit: Zegna Facebook page

MSGM P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

MSGM P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

CK P/E 2015

CK P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Neil Barret P/E 2015. Photo Credit: Cameramoda.it

Neil Barret P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Vivienne Westwood P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Vivienne Westwood P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Etro P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Etro P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Conferma inoltre del fatto che giallo, arancione e rosso saranno i colori dominanti della prossima bella stagione arriva anche dalle passerelle londinesi e parigine. Tra tutti è interessante citare le eccentriche proposte viste a Londra da Moschino, che decide di colorare totalmente i suoi outfit e a Parigi da Dior, che opta invece per una classicità colorata a piccole dosi.

Moschino. Photo credit: Moschino Facebook page

Moschino P/E 2015. Photo credit: Moschino Facebook page

Dior P/E 2015. Photo credit: Grazia.it

Dior P/E 2015. Photo credit: Grazia.it

Altro elemento che salta subito all’occhio, oltre a questa suddivisione cromatica, è la presenza insistente delle figure geometriche nelle collezioni: quadrati (e quindi motivi “check” di diverse dimensioni), righe e pois.

Da Londra Nicomede Talavera usa il “quadrettato” in tutti gli outfit della sfilata. A volte utilizzato in maniera esasperata (lo riduce e lo ingrandisce infatti in infinite dimensioni)  e altre volte si limita semplicemente ad accennarlo in dettagli patchwork.

Nicomede Talavera P/E 2015. Photo credit: Trendland.com

Nicomede Talavera P/E 2015. Photo credit: Trendland.com

A Milano invece l’utilizzo che ne viene fatto è più di tipo optical come si è visto sulle passerelle di Emporio Armani, N°21, MSGM, Julian Zigerli, Andrea Incontri e Tillmann Lauterbach.

Emporio Armani P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Emporio Armani P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

N°21 P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

N°21 P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

MSGM P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

MSGM P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Julian Zigerli P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Julian Zigerli P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Andrea Incontri P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Andrea Incontri P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Tillmann Lauterbach P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Tillmann Lauterbach P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Scelgono le righe invece Giorgio Armani, Gucci e Frankie Morello.

Giorgio Armani P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Giorgio Armani P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Gucci P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Gucci P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Frankie Morello P/e 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Frankie Morello P/e 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Più coraggiosa è infine la scelta di Dolce & Gabbana ed Ermanno Scervino che scelgono i pois come fantasia dominante per i loro capi.

Dolce&Gabbana P/E 2015. Photo credit: Dolcegabbana.it

Dolce&Gabbana P/E 2015. Photo credit: Dolcegabbana.it

Ermanno Scervino P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Ermanno Scervino P/E 2015. Photo credit: Cameramoda.it

Questo è ciò che si è visto di interessante, secondo il mio punto di vista, durante queste due settimane dedicate alle collezioni uomo per la prossima primavera/estate 2015.

La mia collezione preferita senza ombra di dubbio è quella di MSGM, ma meritano un particolare plauso ancora una volta i lavori portati in passerella, sia per le prime che per le seconde linee, da Giorgio Armani ed Ermenegildo Zegna. A voi chi ha convinto di più?

Vi saluto anticipandovi che il prossimo post tratterà ancora come argomento la moda uomo P/E 2015, e nello specifico evidenzierò quelli che sono per me i capi che si annunciano a diventare di tendenza e da tenere d’occhio per la prossima stagione.

Stay tuned!

 

Leo